Content Marketing 2: Content is King

28 Novembre 2017 Blog, Content Marketing Eleonora

Content Marketing 2

Content is King

Nella puntata precedente, Content Marketing: Intro, abbiamo già introdotto i concetti di outbound e inbound marketing

Ricapitolando brevemente, l’inbound, noto anche come interrupting marketing, si riferisce alla pubblicità tradizionale. Spot radio/tv, poster, ads in giornali, magazine, blog ecc.
La loro funzione è quella di interrompere qualsiasi cosa i clienti stiano facendo nel tentativo di catturare la loro attenzione. 
I difetti principali di questa strategia sono: la capacità di attrarre l’attenzione solo per brevi periodi di tempo; anzichè offrire contenuti di valore, interrompono gli utenti generando per lo più fastidio; sono campagne tendenzialmente molto costose, soprattutto quando non ottengono il riscontro sperato. 

L’outbound punta sull’offrire, ai potenziali clienti, informazioni di valore, che svolgano la doppia funzione di essere utili ai clienti e dimostrare al tempo stesso la competenza di chi produce i suddetti contenuti. 

La definizione rilasciata dal Content Marketing Institute ci dice che “Il Content Marketing è un approccio di marketing strategico che fa perno sulla creazione e distribuzione di contenuti con alto valore, rilevanza e coerenza, al fine di attrarre un target ben definito e, in ultima analisi, guidare il cliente all’acquisto

Quali sono i vantaggi di questo tipo di marketing? 
Prima di tutto, ovviamente, la possibilità di intercettare le ricerche effettuate online dalle persone così da poter soddisfare la domanda e, di conseguenza, farti trovare nell’esatto momento in cui qualcuno ha bisogno proprio dei tuoi servizi!

“Write what you know” – Nell’offrire consigli, suggerimenti, informazioni su materie inerenti al nostro campo, stiamo indirettamente mettendo in mostra la nostra conoscenza e di conseguenza consolidando la fiducia degli utenti nelle nostre competenze. Questi ultimi saranno incentivati a rivolgersi a noi per richieste, chiarimenti, feedback, dando così vita a quell’interazione ormai indispensabile sul web. Si perchè il content writing non riguarda solo i nostri contenuti ma anche le reazioni dei target, vale a dire i feedback dei nostri clienti.
Il web ha rivoluzionato il rapporto fra clienti e marchi rendendolo estremamente interattivo e reciproco. Si possono trarre enormi benefici da questi scambi, principalmente grazie ai social network dove i contenuti, più o meno diretti, generati dai clienti assumono un valore persino maggiore rispetto a quelli proposti dal brand.

Gratitudine – Un brand che non chiede soltanto ma offre, ispira simpatia. Che siano dei post-guida finalizzati ad aiutare concretamente gli utenti, dei podcast/video informativi o dei contenuti semplicemente piacevoli, si viene a creare uno scambio. Dove precedentemente c’era un marchio passivo che al più avviava una campagna pubblicitaria ma senza dare effettivamente nulla ai suoi potenziali clienti (tranne magari strappare un rapido sorriso con uno spot particolarmente brillante), si trova invece oggi un brand vivo e attivo che intraprende uno scambio con gli utenti prima ancora che questi diventino effettivamente clienti, che offre loro qualcosa di utile e di valore.

Assume importanza notevole, nell’ottica di questo scambio, lo storytelling, del quale parleremo più approfonditamente nel prossimo articolo: Content Marketing 3: lo Storytelling

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