12 Dicembre 2017 Social Network Roberto
Come non farsi odiare su Facebook: la politica
Come parlare di politica su Facebook senza venire odiati? A questa domanda esiste una sola risposta: evitando di farlo!
Infatti, non importa che le tue convinzioni appartengano a una sponda o all’altra, oppure che nessuna ideologia politica faccia per te. Perché – e questa è una certezza – qualunque cosa tu esprima, incontrerai inevitabilmente un esemplare di homo interneticus nato, cresciuto e svezzato con un solo scopo nella vita. Ovvero odiarti per il solo fatto di aver condiviso quel post.
Inevitabilmente, incontrerai quel qualcuno seduto dietro allo schermo del suo PC – un involtino primavera umano stretto nella trapunta della nonna, anche se tu non lo sai e lo immagini invece alto cinque metri rispetto ai comuni plebei della rete, con addosso abiti ricamati d’oro come gli dei scolpiti nei geroglifici egiziani – qualcuno convinto di possedere il monopolio sulla Verità. Per non parlare degli eletti che sono stati scelti – anche se non si sa bene da chi o da cosa – ma comunque scelti per salvare il mondo, che di corsa all’aeroporto, sono disposti anche a perdere l’aereo pur di fermarsi a scrivere dal cellulare un commento di puro, genuino, concentrato odio nei tuoi confronti.
Chiunque tu sia, anche se come avatar hai un gattino indifeso, verrai odiato. No, non solamente odiato. Ma ODIATO. Scritto tutto in maiuscolo. Perché il maiuscolo urlato, fidati, quando si parla di politica, prima o poi salta sempre fuori.
Allora come fare quando senti l’impulso irresistibile di condividere il tuo pensiero politico?
Ricordati queste tre cose:
- Qualunque cosa tu dirai, non cambierai l’opinione di nessuno. È molto probabile che mai nella storia di Internet qualcuno abbia cambiano opinione politica leggendo un post. E questo perché:
- Un post è un guanto di sfida pronto a essere raccolto dall’homo interneticus. Significa rievocare lo spirito dei nostri avi che si misurarono con scudo, lancia e spada sull’arena del Colosseo, sfidandosi all’ultimo sangue. Significa rievocare l’istinto atavico dell’uomo delle caverne che deve mostrare di essere lui il più forte per poter trasmettere il suo DNA alle generazioni future (anche se in questo caso l’unica cosa che si trasmette sono dei pixel e il DNA, forse per fortuna, rimane al suo posto).
- Se la sfida è invece proprio quello che vai cercando, se il tuo obiettivo è proprio essere odiato, perché l’idea di un olocausto nucleare è la tua definizione di pensare positivo, allora perché diavolo stai leggendo questo articolo?